lunedì 27 febbraio 2017

HAI CAPITO CHE COSA HO IN TASCA? - Mirella Santamato

La vita, a volte, ti fa degli strani scherzi, mettendoti alla prova nelle maniere più incredibili.
Ho cominciato la mia rinascita sia fisica sia spirituale nel 1995, dopo una vita segnata da una malattia gravissima e da vari tentativi per riappropriarmi della medesima, visto che me ne era stata tolta una buona parte .
Ho descritto la mia grande avventura in un libro pubblicato dalla Mondadori che aveva il titolo “ Io, sirena fuor d’acqua” . Il libro ha avuto un successo clamoroso, vendendo migliaia e migliaia di copie fino a che…fino a che, un brutto giorno, come in un incantesimo, tutto all’improvviso sparì. Nel giro di una notte nessuna libreria aveva più il mio libro e sembrava scomparsa anche la Mondadori, dove nessuno rispondeva alle mie telefonate disperate.
Dopo sei mesi, che a me sembrarono sei anni, ricevetti una telefonata in stretto dialetto siciliano, dove mi si invitava ad un grande evento teatrale nella città di Messina, con tutti i maggiori esponenti della moda e dello spettacolo. Mi sembrò una rinascita, ma era l’anticamera dell’inferno.
In poche parole, la Mafia aveva puntato gli occhi sul mio libro e voleva appropriarsene. Volevano, in realtà, non solo appropriarsi dei diritti sul mio libro, ma su tutto quello che, in futuro, avrei mai potuto scrivere. Mi blandirono con ogni mezzo, fino a promettermi un film a Hollywood tratto dalla Sirena.
Per convincermi a firmare, mi invitarono perfino in America ad un gran Galà con l’allora Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton e pagarono tutto loro.
Ero sempre “scortata” da un picciotto che rimase incollato al mio fianco dal momento in cui decisero che tutto ciò che scrivevo doveva passare sotto il loro controllo.
E il loro controllo fu davvero efficace! Nessuno mi chiamava più per fare conferenze o trasmissioni televisive, cose frequentissime, invece, quando il libro era ancora “libero”. Le telefonate del “picciotto” invece erano sempre più pressanti, facendomi credere che loro fossero ad un passo dalla realizzazione del film con vari famosi registi americani come Scorsese o Coppola.
Dopo tre anni di questo stillicidio, mi proposero un contratto da firmare dicendomi che “ io non avrei mai pubblicato più un libro se non avessi firmato” .
Era vero.
In quei tre anni disperati avevo scritto un altro libro dal titolo “ La Trappola invisibile”, che parlava proprio dei meccanismi coercitivi della nostra società. Ogni volta che telefonavo in una casa Editrice famosa, dove prima ero di casa, improvvisamente nessuno conosceva più il mio nome, né rispondevano alle mie lettere. Vissi anni di disperazione assoluta.
Quando, alla fine del quarto anno di persecuzioni larvate, mi mandarono il contratto che io avrei dovuto firmare davanti ad un notaio, arrivò il picciotto e si presentò, nella sala del notaio, con una giacca stretta nella cui tasca c’era un evidente rigonfiamento. Mi chiese, prima di entrare nell’ufficio notarile: “ Hai capito che cosa ho in tasca?” . Io deglutii e feci di sì con la testa. La forma di una pistola era evidente.
Entrai dal notaio e non firmai.

Mirella Santamato - poeta

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