Ti
invito ad associare la parola censura ad una immagine...non barare
(mi raccomando) deve essere la prima che ti viene in mente!
Provo
ad indovinare: hai pensato a delle catene? O forse ad un bavaglio o
ad un tipo losco che distrugge preziosi manoscritti?
Sono
sicura che non hai visualizzato un paladino della Giustizia. Perchè?
Sei
davvero così sicuro che la censura abbia sempre e per forza una
accezione negativa?
Facciamo
un po' di ricerche:
Costituzione
italiana - so che la conosci a menadito ma repetita
iuvant – art. 21,
co. 1 “Tutti
hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la
parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”.
Ah,
ottima notizia puoi dire tutto ciò che ti aggrada, quando, come e
dove ti pare…vedi i padri costituenti? Loro si che erano garanti
dei diritti dell'uomo!
Sempre
Costituzione italiana - so che la conosci alla perfezione ma
repetita semper
iuvant – art. 21,
co. 6 “Sono
vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre
manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.”.
Ed
è qui che casca l'asino!
Già
ti sento mormorare che il concetto di buon costume è troppo
manipolabile ed indeterminato e si presta a facili
strumentalizzazioni; e non parliamo poi del termine “reprimere”
che fa subito regime dittatoriale. Vedi? I soliti italiani: fatta la
legge fatto l'inganno!
Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo – qui non si scherza! - art. 19,
co. 1 “Ogni
individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione,
incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e
quello di cercare, riceve e diffondere informazioni e idee attraverso
ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
Ecco!
Finalmente, basta limiti, basta futili restrizioni...siamo sicuri?
Dichiarazione
universale dei diritti dell'uomo – qui si continua a non scherzare
- art. 29, co. 2 “Nell’esercizio
dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto
soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per
assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle
libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della
morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una
società democratica.”.
Orpo,
che elenco di limiti...meglio la Costituzione che mette come unico
limite il buon costume, vero?

Che
le tue poesie, testi, scritti, registrazioni, comizi, dialoghi con lo
specchio, soliloqui e sproloqui vari non possono nuocere perché
l'arte è libera, libero ne è l'insegnamento (bravo, lo so che hai
colto anche questa citazione della nostra Costituzione) e ogni
manifestazione artistica anche culturale e ciò non può che essere
un arricchimento per le menti.
Ah,
le menti! Pieno è il mondo di menti brillanti, sensibili, geniali.
Beh,
se è per questo, il mondo è anche pieno di menti facilmente
plasmabili, fragili o malate, che non sono in grado di recepire
criticamente una manifestazione di pensiero altrui.
E
ti dirò di più, il mondo è ancora più pieno di menti permalose,
irritabili e poco inclini alla burla. Menti violente, menti
irrazionali.
Ti
sei mai chiesto quante cose frullano nella testa degli altri? Vuoi
veramente sapere cosa frulla nella testa degli altri?
Forse,
e specifico forse, sbirciando nel cranio del Dalai Lama potrebbe
essere più facile trovare perle di pace e serenità rispetto a
quello di Jihadi John.
Ora,
sii onesto. Ritieni veramente che tutti possano esprimere TUTTO ciò
che pensano?
Che
la censura vada debellata in tutto e per tutto?
Se
rispondi si (incondizionatamente però) ti ammiro, perché non è da
tutti accettare serenamente, ad esempio, di essere pesantemente e
pubblicamente insultati.
Cosa
dici? Se ti do del pirla non è arte ma è ingiuria/diffamazione?
Beh, allora te lo canto “lallalero
trallalà sei un pirla quaraqua qua”
- che la musica sia un'espressione artistica non ci sono dubbi –
così siamo tutti felici e tu ti senti già meno pirla.
Io
rispondo no. La censura deve rimanere.
Per
impedire che venga mascherata da espressione artistica qualsiasi
forma di apologia di reato; che si strumentalizzi quanto di più
poetico la nostra millenaria cultura ha saputo donarci per fomentare
violenza, follia ed odio.
Perchè
l'arte è arte e non può essere il paravento delle cazzate.
Altrimenti
saremmo tutti artisti (e in circolazione ce ne sono veramente già
tantissimi).
Se
hai paura della censura probabilmente è perché intimamente sai che
quello che stai per esprimere al 99% è vietato dal codice penale o
da altre leggi...a piacimento.
Ecco,
fermati finché sei in tempo, passa al pensiero successivo, che il
tuo pensiero quello sì che è libero e nessuna censura (se non tu
stesso) lo potrà mai fermare.
Nota.
Questo articolo è intenzionalmente provocatorio e superficiale nel
trattare un tema straordinariamente articolato ed affascinante come
quello della libertà di espressione vs la censura in tutte le sue
forme. Occorrerebbe delimitare sia il luogo (la libertà di
espressione in Olanda e in Siria è diversa) sia il periodo temporale
(Negli anni '40 era più difficile esternare senza conseguenze le
proprie idee rispetto ad oggi) tanto per iniziare.
L'intento
è quello di evidenziare come la libertà di espressione nella sua
più larga accezione non può che avere limiti per evitare
degenerazioni e tutelare i soggetti deboli.
Ciò
non significa, per contro, che la censura debba fungere da mannaia
contro tutto ciò che si discosta dal pensiero dominante.
ALICE
VEZZALI
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